In AR dream proseguono i lavori inerenti al progetto M.IN.E.R.V.A. – “Droni che annusano l’aria”, nato come progetto regionale Innolabs.
Questo progetto nasce dall’ intento di trovare una soluzione smart, economica ed efficiente al problema del disporre di strumenti di supporto per il monitoraggio della qualità dell’aria, nato sia a seguito di segnalazioni da parte della cittadinanza di condizioni di disagio olfattivo, sia per la misurazione della concentrazione di specifici inquinanti risultanti da attività produttive o discariche.
La qualità dell’aria negli insediamenti urbani ha un impatto rilevante sul benessere psico-fisico del cittadino: oggi quest’ultimo è minacciato dalla presenza di inquinanti chimici oppure vivendo condizioni di disagio a causa di fenomeni odorigeni, non pericolosi per la salute, che tuttavia incidono negativamente sulla vita dei cittadini.
Oggi più che mai questo argomento si rivela attuale e importante, date le problematiche di molestie odorigene crescenti riscontrate dai cittadini in diverse città della nostra regione, si veda il caso di Manduria (clicca qui per leggere l’articolo completo) ed il caso di Maglie e Muro Leccese (clicca qui per l’articolo inerente).
In particolare, l’acronimo M.IN.E.R.V.A. corrisponde a “Metodologie Innovative per l’Evoluzione e la Rilevazione di sostante odorigene Volatili nell’Aria”.
Tutto questo sarà possibile grazie all’ ideazione e alla produzione di droni intelligenti che saranno in grado, alzandosi a una certa altezza, di “annusare” l’aria e monitorarne così la qualità, riportandone gli elementi che la compongono e permettendo così di soddisfare il fabbisogno manifestato da numerosi enti pubblici e da diversi soggetti del sistema socio-economico regionale.
Nello specifico, l’idea consiste dunque nell’ implementazione di un sistema mobile di monitoraggio della qualità dell’aria che integra in maniera intelligente alcune tra le più promettenti tecnologie di punta della rivoluzione industriale 4.0.
AR dream si sta occupando della prototipazione di vari componenti del drone, sperimentando diverse soluzioni tecniche e portando avanti vari test con materiali differenti.
Il progetto è svolto in sinergia con la Scuola Superiore ISUFI (Istituto Superiore Universitario di Formazione Interdisciplinare), Progetto Azienda, Frontiere21 S.r.l., Comune di Soleto e Comune di Patu’.
Inoltre, alla base di questo progetto vi è l’intenzione di innescare un nuovo percorso di sperimentazione di metodologia Living Lab, orientato a sperimentazioni che siano frutto di ricerca e sviluppo verso contesti di vita reale, dove cittadini e utenti diventano essi stessi co-sviluppatori.
I destinatari sono infatti amministrazioni pubbliche, esperti, soggetti economici, popolazione e media.
Stay tuned, vi terremo aggiornati con l’avanzamento dei lavori!
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